La famiglia Salviati, proprietaria dal 1579, fece eseguire i lavori che dettero alla facciata su Via Ricasoli l’aspetto attuale. Sono state avanzate varie ipotesi sulla presunta paternità della costruzione, e spesso sono stati fatti i nomi del Buontalenti o dell’Ammannati. E’comunque certo che alcune modifiche apportate all’edificio sono più tarde, e probabilmente si debbono all’architetto Gherardo Silvani (1579 – 1675). Il palazzo a partire dal 1650 divenne di proprietà Gerini: già dalla fine del settecento la famiglia provvide ad alcuni abbellimenti interni, quali il rinnovamento della sala grande al quartiere nobile e la nuova scala su disegno dell’architetto Gasparre Paoletti. L’incarico ha riguardato la progettazione di massima ed esecutiva,direzione dei lavori di ristrutturazione e restauro, coordinamento delle progettazioni tecniche, impiantistiche e strutturali, assistenza ad i collaudi e contabilità. Lo studio è stato chiamato a coordinare l’importante ed esteso restauro dell’intero palazzo, oggi ancora in corso, comprendendo il rilievo complessivo dell’immobile, il recupero degli elementi decorativi e la ristrutturazione degli ambienti allo scopo di ospitare varie attività a carattere direzionale. Nell’opera di restauro dei vari elementi decorativi particolare attenzione hanno richiesto gli interventi sul vasto patrimonio di stucchi, sugli infissi decorati sia esterni che interni, sugli affreschi presenti sulle facciate e sugli elementi in pietraforte e pietra serena, il tutto a stretto contatto con la soprintendenza. L’integrazione di elementi degli arredi fissi ha richiesto il reperimento di tessuti, legni e marmi compatibili con quelli storicamente presenti nel palazzo. A seguito dei lavori trovano posto nel palazzo, oltre ad alcune residenze, il Dipartimento Legislativo della Regione Toscana, la sede dell’Artigiancassa, del Tribunale Amministrativo Regionale Toscano e spazi di rappresentanza e convegni. Sono stati creati Uffici operativi, Sale di consultazione per il pubblico e Archivi.