Gli Ex Magazzini di Torre del Gallo., situati sulla collina di Pian de’ Giullari, si identificano come uno dei tre corpi di fabbrica che costituiscono il più ampio complesso, articolato nel Castello di Torre del Gallo (elemento principale e qualificante) nella Villa “La Gallina” e negli annessi Ex Magazzini. L’origine del castello si può far risalire al secolo XII, mentre i magazzini sono frutto dell’intervento del Bardini, che entrò in possesso dell’intero complesso alla fine dell’ottocento. Il piano di ristrutturazione del Bardini coinvolse, oltre che il castello, anche i terreni circostanti e fu proprio in quell’occasione che più a valle fu costruito, con la pietra ricavata da edifici demoliti e dalla vicina cava di pietra forte, un grande edificio di forma rettangolare che serviva da magazzino-officina per il restauro e la riproduzione di pezzi d’antiquariato. L’incarico professionale è stato finalizzato al recupero e restauro dell’intera immobile finalizzato alla realizzazione di nove appartamenti indipendenti, oltre che alla sistemazione di tutti gli esterni, con la riorganizzazione della viabilità e degli spazi verdi, la realizzazione di una piscina esterna di dimensioni 6 x 18 ml, la creazione di un parcheggio e il recupero del parco storico. L’involucro esterno dell’edificio in pietra faccia a vista, è stato completamente restaurato ed integrato delle parti mancanti senza subire alterazioni volumetriche. All’interno sono stati ricostruiti i solai crollati e, grazie alla creazione di collegamenti verticali, sono stati realizzati 8 appartamenti su due livelli ciascuno con il proprio ingresso indipendente e con superfici variabili tra i 300 ai 500 mq per un totale di 2030 mq Particolare accento è da porre su una porzione del fabbricato principale che fin dall’origine si presentava come unico grande ambiente ad un solo livello; in questo caso, sia per i vincoli imposti dalla Soprintendenza che per il desiderio della Proprietà è nato un ambiente totalmente diverso dai precedenti in cui spicca subito un armonico connubio tra il “passato” rappresentato dall’involucro esterno e uno “stile” contemporaneo ricavato all’interno. Elemento fulcro sul quale “ruota” tutto il progetto è la grande scala elicoidale in acciaio e vetro costruita attorno al cilindro che ospita l’ascensore; tramite questi collegamenti verticali si raggiunge un soppalco di 180 mq sorretto nella parte anteriore prospiciente la grande finestra vetrata da quattro cilindri.